Deriva a El Cabanyal

Deriva a El Cabanyal Per andare alla deriva, devi camminare a piedi senza una destinazione e senza orari. Devi guardare ogni cosa come se fosse la prima volta che la guardi, così ha detto Guy Debord. Forse il modo migliore per visitare una città è proprio questo: rinunciare agli obiettivi già prefissati per lasciarsi guidare dalla terra calpestata e dagli incontri casuali, vagare senza meta scegliendo in ogni momento la direzione da prendere, lasciarsi condizionare dallo spirito del posti. Il turismo in senso tradizionale sta diventando sempre più anacronistico e vano. Tutto sembra già visto, tutto sembra già vissuto; monumenti, chiese e musei non sono una sorpresa. La nostra idea è quella di realizzare tour ideati da turisti e residenti che utilizzano l'esperienza della deriva psicogeografica come modello adeguatamente modificato. Un tour diverso Ogni deriva sarà guidata da un maestro che sarà un vero narratore, non un attore che interpreta un ruolo, né una guida nel senso tradizionale del termine. I gruppi saranno composti da poche persone (massimo otto) e al volo sarà possibile attuare diverse forme di improvvisazione e deviazioni. L'idea è di fare una parte della visita guidata del maestro e un'altra in cui il maestro inviterà le persone a essere parti attive secondo le regole delle passeggiate psicogeografiche. Tutti sarebbero invitati a utilizzare gli strumenti tecnologici che hanno già a disposizione e che sembrano perfetti per il drifting (cellulari, applicazioni che possono essere utilizzate in modo specifico per il tour), aggiungeremo anche strumenti per l'esplorazione (libretto, cuffie , ecc.) Il maestro può, in base al percorso, richiedere l'uso di cuffie per utilizzare una colonna sonora, far ascoltare brani e suoni specifici. In alcuni casi, attori, scrittori e artisti saranno chiamati a guidare tour speciali. El Cabanyal - un quartiere speciale Le diverse trasformazioni urbane, spaziali e sociali degli ultimi due secoli sono decisive quando si tratta di capire El Cabanyal. Durante il XIX secolo, le capanne e le caserme originarie furono gradualmente sostituite da edifici permanenti. Inoltre, il contatto estivo con la borghesia valenciana darà luogo, per imitazione, a uno stile eclettico e modernista che inizierà a decorare le facciate. È così che è nato il trencadis, una forma originale di modernismo popolare con un'architettura così straordinaria che le sue strade sono un museo a cielo aperto. Nonostante questo e il riconoscimento del BIC (Bene di Interesse Culturale), per molti anni questo museo è stato gravemente interessato da un piano che voleva distruggere parte del quartiere per dare a Valencia un nuovo ed ipotetico sbocco sul mare, attraverso l'estensione di Blasco Ibáñez. La resistenza dei residenti, la sentenza della Corte Suprema e il cambiamento politico in Consiglio Comunale hanno salvato il quartiere, che ha ancora ferite profonde da questi anni di lotte e degrado. Se una parte del quartiere, la zona di Canyamelar, è già in piena riabilitazione e sta diventando di moda, la parte di Cabanyal che è stata più colpita dal piano continua ad avere problemi, è il “ground zero”. El Cabanyal è perfetto per essere il punto di partenza di un tour esperienziale che poi vuole espandersi in altre zone della città, è un quartiere che ha tante storie da raccontare. Il nostro tour non si limiterà alla zona già riabilitata e modaiola del quartiere, che più o meno coincide con il Canyamelar ma vuole anche entrare in ground zero, un luogo che vale la pena vedere e raccontare.